lunedì 18 dicembre 2006

Disegnare un albatross

Qualche tempo fa sono rimasto colpito da un cartellone pubblicitario realizzato per una campagna in tutela degli albatross. Vicino alla scritta "abbiamo chiesto a Elizabeth, 10 anni, di disegnare un albatross" campeggiava un astruso pastrocchio raffigurante un mostro pennuto dal corpo di pollo arrosto e dalla testa di alieno.
Al di la' della discutibile aspettativa, secondo la quale e' normale che un bambino di 10 anni sia in grado di raffigurare un albatross, il messaggio mi ha fornito qualche spunto di riflessione per cercare di capire se il maestoso volatile abbia o meno qualche concreta speranza di farcela.
In altre parole: come appare il mondo agli occhi di un bambino di 10 anni?
Proviamo a fare un piccolo sforzo di immaginazione.

Cibo.
Cosa e' un suffle'? Cosa e' un timballo? Cosa e' una ribollita?
Nessuna speranza.
Cosa e' un cheeseburger? E un sofficino? Ti dice niente "pringols"?
Ora parli la mia lingua fratello!
Perche' il cibo oggigiorno sorride, schiamazza, balla e canta in compagnia di allegri animaletti o di rassicuranti personaggi della tv ed e' sempre accompagnato da giocose melodie che rimangono stampigliate nel cervello. Poco importa se sia zeppo di conservanti o di una serie di ingredienti dai nomi perlomeno inquietanti: E120, aspartame K, benzoato di sodio e via dicendo.
Tanto sono tutti scritti in piccolo in fondo alla confezione: chi se li fila.
Le scritte colorate sulla confezione, quelle si' che sono sinonimo di garanzia.
Gnam, gnam.
Vi immaginate la bisnonna, quella che si svegliava alle 7 del mattino per preparare il pranzo di Natale, esclamare disperata: "Oh no! Ho finito l'acido ortofosforico! E adesso con cosa le preparo le lasagne?"
Mettete vostro figlio di fronte ad un brodo di pollo e vi guardera' incuriosito: il pollo nasce in forma di cubetti, all'eta' di un mese fa harakiri, prima rotolandosi in un impasto di farina e uova (almeno fossero farina e uova!) e poi tuffandosi nella friggitrice, per rimbalzare infine dritto dritto nella scatoletta colorata con la M sopra.
Puo' questa sorta di pozzanghera giallastra provenire da un pollo?
No. La M di certo non sta per minestra.

Giochi.
Scacchi? Domino? Puzzle? Tangram? (Tangram???)
Forse un ragazzino intraprendente potrebbe avventurarsi fino al dizionario per cercare il significato di tali parole. Un po' come se qualcuno, nella nostra infanzia, ci avesse parlato di giochi come il Trovasecco, la Pantacucchera o il Frastaccone. Un gioco dove ci si siede e si pensa? E si pensa a cosa? Che razza di gioco e'? Non si ammazza nessuno? Dove si inserisce il cd?
Il piccolo Obongo, nipote di un amico, vedendosi regalare gli scacchi si e' prima lamentato perche' il frisbee quadrato non tornava mai indietro, poi, ripiegando sui pezzi, ha impugnato il re esclamando: e il bersaglio dove e'?
Siamo nell'era dei videogame, punto.
In particolare dei videogame dove pigiando la X e la O contemporaneamente si attiva il quadruplo calcio volante con mossa combo-bonus, ma non pigiando la X una volta, poi la O e poi la X e la O contemporaneamente, perche' in tal caso parte la mossa segreta che azzera i punti vita e apre il varco dimensionale per il prossimo livello.
Tutto chiaro?
Resta invece da chiarire perche' i pargoli abbiano dei riflessi micidiali che consentono loro di schivare virtuali colpi di karate portati ad un terzo della velocita' della luce, ma non sufficienti, ad esempio, per giocare a ping pong.
Ping pong? Si mangia?
Game over.

Cultura generale.
Questo esperimento forse e' gia' stato condotto in maniera piu' seria da qualche altra parte; io lo improvviso qui, con evidenti drammatizzazioni, certo di non discostarmi molto dalla realta' (ho insegnato ai ragazzini delle medie, quindi so di cosa parlo).
Ecco un'ipotetica conversazione insegnante-alunno:
I - Chi era Giulio Cesare?
A - Come faccio a dirlo se non so almeno il cognome!
I - E Marco Polo?
A - Il terzino dell'Atalanta.
I - Ah, questa poi! E "Il milione", allora?
A - L'ingaggio.
I - Dove si trova Bruxelles?
A - In Lussemburgo.
I - Metti queste parole in ordine alfabetico...
A - Albafe...?
I - OK, proviamo a scendere di livello: parlami di un argomento a piacere... Che ne so... La tua famiglia, i tuoi amici...
A - mmm... famiglia... amici... Amici! Ah si, questa la so! Teresina ha lasciato Fausto B. perche' nella prova di ballo lui non e' riuscito a completare il passo a due con Lella, che e' gelosa di Alfonso che ha ricevuto piu' punti nella sfida di sabato. Allora per assicurarsi il televoto ed il premio della giuria di esperti ha cantato un pezzo di Brinni Spir, pero' secondo me non ha trasmesso molte emozioni, anche se poi si e' commossa perche' le hanno detto in diretta che il suo cane ha l'asma e hanno mandato i videosaluti di suo zio che abita in Nepal.

Caro il mio volatile non vedo un futuro roseo per te.
Nella migliore delle ipotesi qualcuno potrebbe inventarsi il videogioco Albatronix; altrimenti tua ultima speranza sara' di finire nel mercato dei surgelati in forma di bastoncini. Almeno in tal caso la sopravvivenza della specie sara' assicurata; finirai in una pubblicita' con un baffuto marinaio e grazie alla riconquistata popolarita' tra i giovani, disegnarti non sara' piu' cosi' difficile.

1 commento:

Unknown ha detto...

Macchè Albatross!
Tu lo sai disegnare un Finferlacchero Dorato del Malawi?
Stiamo a vedere!

Miss